Il
foglio 579 del Codice Atlantico presenta molti soggetti
apparentemente
non collegati tra loro, tra cui:
carrucole, un tamburo, un sistema a orologeria, un
elmo, ingranaggi e meccanismi vari.
Analizzando i particolari e incrociando le
informazioni e gli
appunti di Leonardo presenti
in altri codici, si è arrivati all'ipotesi di ricostruzione
di un automa: un soldato meccanico in grado di muovere gli arti
superiori.
Gli stessi indizi hanno dimostrato che le
ricostruzioni
proposte
da altri studiosi
sono poco
accurate e il modello esposto risulta quindi essere lo
studio più dettagliato del Robot di Leonardo.
La struttura dell'androide è realizzata in noce e olmo, che garantiscono resistenza alle sollecitazioni e ai carichi. Per le sezioni e i riempimenti sono state invece utilizzate essenze più leggere.
Prendendo spunto dai manoscritti anatomici vinciani è stato realizzato uno “scheletro” articolato con arti di lunghezza regolabile per potersi adattare facilmente all'armatura scelta. Le due alabarde, riprodotte anch'esse sulla base dei disegni vinciani, ne aumentano la stabilità.
Le carrucole disegnate sul foglio 579r, sono state collocate in corrispondenza delle articolazioni dello scheletro assieme ai meccanismi disegnati sul foglio 1021r, dove sono presenti diversi congegni che possono essere ricollegati al progetto dell'androide.Piccoli disegni di notevole importanza per questo studio, si possono osservare sul foglio 1021v, dove Leonardo realizza una sequenza che, a partire da un'articolazione umana giunge alla sua approssimazione meccanica.
Leonardo non specifica la funzione di questo androide: potrebbe trattarsi di uno studio, oppure - ipotesi azzardata, ma affascinante – di un sistema deterrente per scopi difensivi. Provate a immaginare l'effetto che la vista di una decina di questi soldati meccanici, a guardia di una fortificazione, avrebbe provocato in uno spettatore del XVI secolo...
La struttura dell'androide è realizzata in noce e olmo, che garantiscono resistenza alle sollecitazioni e ai carichi. Per le sezioni e i riempimenti sono state invece utilizzate essenze più leggere.
Prendendo spunto dai manoscritti anatomici vinciani è stato realizzato uno “scheletro” articolato con arti di lunghezza regolabile per potersi adattare facilmente all'armatura scelta. Le due alabarde, riprodotte anch'esse sulla base dei disegni vinciani, ne aumentano la stabilità.
Le carrucole disegnate sul foglio 579r, sono state collocate in corrispondenza delle articolazioni dello scheletro assieme ai meccanismi disegnati sul foglio 1021r, dove sono presenti diversi congegni che possono essere ricollegati al progetto dell'androide.Piccoli disegni di notevole importanza per questo studio, si possono osservare sul foglio 1021v, dove Leonardo realizza una sequenza che, a partire da un'articolazione umana giunge alla sua approssimazione meccanica.
Leonardo non specifica la funzione di questo androide: potrebbe trattarsi di uno studio, oppure - ipotesi azzardata, ma affascinante – di un sistema deterrente per scopi difensivi. Provate a immaginare l'effetto che la vista di una decina di questi soldati meccanici, a guardia di una fortificazione, avrebbe provocato in uno spettatore del XVI secolo...