Il foglio 76r del Codice Madrid è uno dei più interessanti per la ricerca in ambito musicale. Nonostante si tratti di schizzi eseguiti velocemente, Leonardo descrive il funzionamento di almeno quattro differenti tipologie di strumenti polifonici progettati a regola d'arte.
I progetti sono accomunati dal desiderio di creare meraviglia nell'ascoltatore, attraverso l'emissione di un suono "fluido" e ininterrotto.
Tra essi, la Piva continua - nella sua estrema semplicità - risulta affascinante e geniale.
Leonardo posiziona un doppio mantice a forma di V rovesciata divisa in due sul lato dell'altezza. Ciascuna metà corrisponde a uno dei mantici, tra loro separati da una tavola di legno posizionata al centro.
Muovendo la tavola verso un lato, uno dei due mantici soffiava l'aria verso l'uscita, mentre l'altro si caricava. Terminata la corsa della paratia e muovendo la tavola nel senso opposto, si invertivano anche le azioni dei mantici. Questo movimento alternato garantiva un flusso d'aria continuo e ininterrotto. Grazie a questo progetto, un unico musicista è in grado, da solo, di cantare accompagnandosi con uno strumento a fiato.